Un tempo i nostri anziani usavano la frase: “facciamo le nozze con i fichi secchi”, per significare che si vuole realizzare qualcosa con eccessiva economia, oppure senza avere i mezzi necessari. I fichi secchi sono, infatti, un cibo povero e molto comune, specie a Natale, quindi non sono sufficienti a celebrare una festa importante come le nozze. Le nozze di cui stiamo parlando sono quelle fra i comuni di Cattolica e di San Giovanni in Marignano.
I fautori delle nozze nei prossimi mesi, per convincere le rispettive cittadinanze della bontà delle nozze sosterranno, che l’unione è utile per motivi storici, perché abbiamo la zona artigianale attigua, perché nella Valconca non ci vogliono, perché San Giovanni avrà un maggiore sviluppo turistico ( i turisti vengono anche senza unirci con Cattolica se vogliono), perché così si risparmieranno tanti soldi, perché già la scuola di Torconca è condivisa etc etc.
Ammesso che tutte queste argomentazioni siano vere,anche se potremmo disquisire su ognuna di essere (e lo faremo nel futuro n.d.r.), soffermiamoci per un momento a riflettere sui seguenti aspetti:
- il Comune di Cattolica non ha piu’ territorio per espandersi e quindi il vecchio giochetto, piu’ costruisco piu’ incasso è pressoché finito, “game over, little boys”;
- il Comune di Cattolica è soffocato dai debiti, tant’è vero che è costretto a vendere le sue farmacie comunali per poter avere i soldi per sistemare le principali arterie stradali, ormai ridotte ad uno stato pietoso;
- Il Comune di San Giovanni ha un territorio non edificato grandissimo, che nonostante la futura costruzione del Compartone (quando si farà) è visto come un succulento bocconcino per tutti quelli che con “il mattone”, ci lavorano.
- Però ad essere onesti dei vantaggi dalle nozze coi fichi secchi ci sarebbero, come per esempio:
- il Comune di San Giovanni con la tassazione piu’ alta dell’intera provincia su tante imposte, potrebbe cedere lo scettro al futuro comune unificato, perdendo importanti posizioni in classica;
- la patata bollente degli oltre 1.000.000 di euro di Imu non incassata dalla società proprietaria dei terreni del compartone (saranno mai incassati tutti? N.d.r.), potrà essere passata al futuro comune unificato.
- Punti su cui riflettere c’è ne sono assai e di sicuro nel corso del tempo se ne aggiungeranno altri, ma quello che sembra è che comunque vada si cerchi di fare un matrimonio con i fichi secchi. lA REDAZIONE